martedì 1 agosto 2017

ESCLUSIVA - A quattr’occhi con Enric Vallès del Sandefjord, 1° parte: l’approdo nel calcio norvegese


L’Eliteserien è in vacanza ma noi di Calcio Norvegese Blog, per non farvi mancare proprio nulla, ci siamo messi in contatto con Enric Vallès, ventisettenne catalano del Sandefjord, un ex del settore giovanile del Barcellona che vanta anche un passato in Premier League alla corte del Birmingham, e in Eredivisie al NAC Breda. Il nativo di Puig-reig ci ha spiegato, in questa breve intervista, quali sono state le tappe fondamentali di una carriera che lo ha portato a sbarcare a Sandefjord, comune di circa 45 mila anime nella contea di Vestfold, estremo sud della Norvegia, a cento chilometri da Oslo: il Sandefjord ha riabbracciato proprio quest’anno l’Eliteserien, la massima divisione norvegese.


Foto da www.sandefjordfotball.no





L’intervista è divisa in due parti: in questo primo spezzone Enric ci parlerà della sua carriera e del suo arrivo in Norvegia. 

Ciao Enric, come prima cosa presentati al pubblico italiano! 

Credo di essere un uomo di squadra, uno che si allena tanto e che ha le qualità per organizzare la manovra in mezzo al campo. Sono predisposto a giocare di squadra con un buon piede mancino.

Come mai sei approdato in Norvegia dopo le tue tante parentesi europee e in particolare dopo la tua ultima esperienza negli Stati Uniti? 

Ero in Inghilterra e mi infortunai per due anni fratturandomi lo scafoide del piede sinistro. Sono dovuto tornare in Spagna per ricominciare tutto da capo. C’erano dei dottori che mi dicevano che non avrei potuto continuare a giocare a calcio perché la frattura non era guarita come avrebbe dovuto. Alla fine però sono riuscito a tornare in campo. Dopodiché sono partito negli States, a Harrisburg, ma senza fortuna: non mi piaceva stare lì, la città era fredda e la squadra poco importante, perciò appena ho potuto ho sfruttato l’opportunità di arrivare a Sandefjord. Ero felice, l’anno scorso ho giocato in seconda divisione e ora siamo riusciti nell’intento di essere promossi sicché ci stiamo godendo la categoria cercando di lavorare e migliorarci.

Parlando del Sandefjord, come trovi la struttura organizzativa della squadra? 

È una società piuttosto giovane, basti pensare che il prossimo anno compirà appena vent’anni. Ci lavora gente davvero gentile, che ti sta accanto e che prova sempre ad aiutarti. La cosa che adoro è la facilità di dialogo con il presidente e con gli sponsor. È un club in cui tutti stanno dando una mano per permettere alla squadra di modernizzarsi e di essere al passo con i tempi.

Sei un catalano e sei un ex del Barcellona, una cultura calcistica che fonda le sue radici nella gestione del pallone.

Foto da alchetron.com

La verità è che il Barça è un mondo, e poi c’è il calcio. Quello che fa il Barcellona è irripetibile! Tutti quelli che come me escono dal Barça trovano tante difficoltà nell’ambientarsi ad altre realtà perché devi cambiare del tutto il tuo modo di giocare e di muoverti nel campo. Devi lavorare e correre di più, devi fare cose a cui non eri assolutamente abituato. È normale quindi che né in Spagna né in Norvegia ci sia qualcuno che riesca a emulare i blaugrana: del resto parliamo di una società con più di cento anni di storia.

Quest’aspetto del possesso palla è ugualmente importante in Norvegia o ti sembra che gli allenatori dell’Eliteserien preferiscano concentrarsi su altro?

Qui in Norvegia il calcio sta migliorando dal punto di vista tecnico nonostante resti molto fisico. Penso però che la lega stia facendo degli sforzi per rendere questo gioco più tecnico e basato sul possesso palla.

Che stile di gioco ha il Sandefjord?  

Quest’anno la nostra peculiarità è l’aggressività, con un pressing intenso ed a tutto campo. Quando però il pallone ce l’abbiamo noi abbiamo mostrato di giocare un bel calcio in alcuni momenti delle partite. Di base tuttavia direi che siamo una squadra aggressiva, che si sacrifica. Se ci sono questi due aspetti, anche il gioco diventa di conseguenza molto più interessante da vedere.

Le ultime notizie parlano di un Diego Forlan vicino al Sandefjord. Sai qualcosa e soprattutto ti farebbe piacere giocare con una stella del genere?  

Fu una cosa piuttosto sorprendente da sentire quando iniziavano a circolare queste voci. Semmai dovesse venire sarebbe un acquisto incredibile per il club: parliamo un giocatore di classe mondiale che ha giocato nei campionati più importanti d’Europa ed è stato anche il Pichici della Liga con l’Atletico Madrid e il capocannoniere della sua nazionale. Qualora venisse sarebbe davvero incredibile!

L’obiettivo è la salvezza? 

Si, assolutamente. L’obiettivo è salvarsi per permettere al club di stabilizzarsi e di crescere pian piano nel panorama della Eliteserien.

Foto Kurt André Høyessen da www.sb.no




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