sabato 25 marzo 2017

A Belfast la Norvegia si affida a Lars Lagerbäck per riprendere a correre verso i Mondiali



È troppo ottimistico se non utopico pensare che possa bastare il cambio di commissario tecnico per ridare ossigeno a un movimento calcistico asfittico e ferito come quello norvegese. Eppure, spesso le federazioni altro strumento, almeno a breve termine, per cercare di risollevare le proprie sorti nei momenti di difficoltà non hanno se non affidare la panchina della nazionale a una persona che possa riportare in squadra la capacità di imporre gioco e portare a casa vittorie. Sperando che ce la faccia. Come al solito, poi, è il campo a dire chi ha fatto bene e chi ha fatto male, chi ha ragione e chi ha torto. Prima di allora, i discorsi stanno grossomodo a zero. D’altra parte, a livello di sensazione generale, sembra di poter dire che la Federazione norvegese, congedato un Per-Mathias Høgmo ormai incapace di riportare la nazionale sulla retta via, non abbia sbagliato a ingaggiare lo svedese Lars Lagerbäck, il protagonista dell’epopea islandese agli Europei in Francia. L’entusiasmo, in squadra e al di fuori di essa, pare essere tornato. Poi magari non basterà per invertire la rotta rispetto agli ultimi fiaschi, ma come base non sembra male. L’entusiasmo non risolve i problemi, ma senza è difficile combinare qualcosa di buono.

Il nuovo ct della Norvegia, Lars Lagerbäck, si presenta alla conferenza stampa alla vigilia della sfida in Irlanda del Nord (foto NTB Scanpix da fotball.no)
 


Ma adesso, come dicevamo, tocca al campo emettere la propria sentenza. La corsa della Norvegia ai Mondiali di Russia è già compromessa? Se non lo è, margini per sbagliare ancora comunque non ce ne sono più, e in questo sta l’ulteriore complicazione del compito che il buon Lagerbäck è stato chiamato ad affrontare: buttarsi a cammino iniziato nel bel mezzo dell’avventura mondiale senza potersi permettere distrazioni e omissioni, senza la possibilità di sperimentare e provare. O la va o la spacca.

E il campo su cui iniziare il cammino col nuovo ct non è nemmeno dei più semplici. Iniziare contro San Marino, con cui difficilmente non si sarebbero portati a casa i tre punti, o contro la Germania, allorché anche una sconfitta non sarebbe stata inaccettabile, sarebbe stato più facile. Partire invece a Belfast contro una nazionale non di livello eccelso ma lanciata come l’Irlanda del Nord è una trappola che nasconde mille e una insidie. I precedenti non lascerebbero scampo ai padroni di casa: su sette partite giocate, la Norvegia ne ha vinte sei. E ne ha vinte tre su tre nel nuovo millennio: 4-0 nel 2001, 4-1 nel 2004, 3-0 nel 2012. Non si tratta però di una squadra materasso, tutt’altro: negli ultimi anni, sotto la guida del ct Michael O’Neil, la nazionale nordirlandese ha conosciuto una piccola età dell’oro, coronata nella qualificazione agli Europei dell’anno scorso in Francia, in cui c’è stato pure il superamento del girone (agli ottavi di finale la sconfitta nel derby britannico col Galles). Tant’è che ora, nella classifica del girone, in quella seconda posizione che doveva essere l’obiettivo della Norvegia, invece dei nostri troviamo proprio l’Irlanda del Nord, in coabitazione con l’Azerbaigian (e davanti alla Norvegia c’è pure la Repubblica Ceca).

Con ancora sei partite su dieci da disputare, la Norvegia cercherà quindi punti fondamentali per tornare in posizioni di classifica più consone alle proprie ambizioni. Per fare questo, Lagerbäck ha lavorato duro in questi mesi da quando ha firmato il contratto. Cosa ha fatto soprattutto? “Ho guardato centinaia di partite”, ha raccontato in conferenza stampa. “È un lavoro duro ma anche divertente, e comunque fondamentale, perché ora come ora è necessaria una rigida pianificazione. Dobbiamo trovare un gioco che fa per noi e che ci consenta di ottenere i risultati che desideriamo – e per farlo ci servono gli uomini giusti”. Dunque, stravolgere di punto in bianco la fisionomia della nazionale non ha senso: inserire qualche novità che possa dare quel qualcosa in più che è mancato negli ultimi mesi è invece imprescindibile. E dal cilindro, dopo le ore passate negli stadi e davanti alla tv, Lagerbäck ha tirato fuori due nomi nuovi, due esordienti che, anche se hanno già militato nelle rappresentative giovanili, mai hanno fino ad oggi indossato la maglia della nazionale maggiore.

Il primo è Gustav Valsvik, difensore classe ’93 in forza all’Eintracht Braunschweig (serie B tedesca) dal luglio 2016 dopo due anni di militanza nello Strømsgodset: nel 2013 era stato inserito da Tor Ole Skullerud nella lista provvisoria della nazionale under 21 impegnata nell’Europeo di categoria in Israele, ma poi non fu scelto tra i 23 convocati definitivi. Il secondo è un giovane come Sander Berge, centrocampista del 1998 passato quest’inverno ai belgi del Genk dal Vålerenga, per il quale Lagerbäck spende belle parole: “È un giocatore incredibilmente interessante: di solito non convoco in nazionale ragazzi così giovani, ma lui l’ho visto in un sacco di partite e ha fatto davvero bene, quindi ho voluto chiamarlo. Vedremo come se la cava a questo livello, con giocatori molto più esperti di lui: a lungo termine, farà bene, ma potrebbe avere le qualità per dimostrare il suo valore anche a breve termine”.

Qualche escluso eccellente c’è (niente Martin Ødegaard nonostante il recente passaggio all’Heerenveen), oltre allo squalificato Haitam Aleesami, ma c’è anche qualche “ripescato” (Tore Reginiussen non gioca gare di qualificazione dal 2013): dopo l’addio di Per Ciljan Skjelbred, la fascia di capitano passa a Stefan Johansen, che si dice lusingato di questo incarico. Si gioca domani sera a Belfast alle 20:45. Ecco la lista dei convocati.

Ørjan Håskjold Nyland
Portiere
Ingolstadt 04
Rune Almenning Jarstein
Portiere
Hertha Berlino
Andre Hansen
Portiere
Rosenborg
Fredrik Semb Berge
Difensore
Odds
Omar Elabdellaoui
Difensore
Hull City
Vegar Eggen Hedenstad
Difensore
Rosenborg
Even Hovland
Difensore
Norimberga
Tore Reginiussen
Difensore
Rosenborg
Jørgen Skjelvik
Difensore
Rosenborg
Jonas Svensson
Difensore
AZ Alkmaar
Gustav Valsvik
Difensore
Eintracht Braunschweig
Sander Gard Bolin Berge
Centrocampista
Genk
Jo Inge Berget
Centrocampista
Malmø
Veton Berisha
Centrocampista
Greuther Furth
Mats Møller Dæhli
Centrocampista
St Pauli
Mohamed Amine Elyounoussi
Centrocampista
Basilea
Markus Henriksen
Centrocampista
Hull City
Stefan Johansen
Centrocampista
Fulham
Anders Ågnes Konradsen
Centrocampista
Rosenborg
Håvard Nordtveit
Centrocampista
West Ham United
Valentin Adama Diomande
Attaccante
Hull City
Tarik Elyounoussi
Attaccante
Olympiacos
Joshua King
Attaccante
Bournemouth
Alexander Toft Søderlund
Attaccante
Saint Etienne

Qualificazioni Mondiali Russia 2018
Girone C
5° giornata, 26 marzo 2017

Belfast (Irlanda del Nord), Windsor Park, ore 20:45 (ore 19:45 locali)
Irlanda del Nord-Norvegia

Nello stesso girone
Azerbaigian-Germania
San Marino-Repubblica Ceca

Classifica
Germania 12
Azerbaigian 7
Irlanda del Nord 7
Rep.Ceca 5
Norvegia 3
San Marino 0

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